domenica 31 agosto 2014

Arrivai facendo suonare il campanellino. Introduzione.

{ Mi risulta difficile non farmi sentire. Ad ogni passo, seppur molto delicato, quell'ignobile campanellino che mi hanno stretto al collo scatta. Ho deciso così di vendicarmi e di far svegliare voi, Sudici Umani, nel cuore della notte con il vostro splendido regalo nelle orecchie. } (Kalisi. Giorno 24)



Trovai Kalisi, una gatta meticcia di ormai due anni (così per lo meno mi dice la regia, io ho perso il conto) fuori di casa. Era una splendida giornata di primavera e il miagolio dolce di un gattino affamato ha richiamato me e mia sorella accanto a quella casa vecchia e in degrado. Così, facendoci coraggio e gettando alle nostre spalle il terrore che qualche fantasma fuoriesca dalla finestra per portarci in un limbo senza possibilità di ritorno, arrivammo al nostro punto di approdo. Ed eccola lì: smagrita, spaventata, spettrale, sprovveduta .. insomma, era un sacco di parole con la s.
Decidemmo così di prenderla e portarla a casa.
Non fu facile farla entrare nella nostra famiglia. Il Grande Capo, colui che siede sul Trono di Capotavola, il grande Condottiero che porta a casa Soldi e Fortuna, colui che ha tra le mani le Redini della famiglia (e anche il telecomando della televisione), era restio ad accogliere quella sprovveduta.
- Ci porterà alla rovina! Distruggerà le nostre riserve di cibo! Occuperà i nostri divani! Attaccherà le nostre difese e in poco, pochissimo tempo, la nostra roccaforte verrà invasa e noi - Noi -- verremo rinchiusi in quelle luride gabbie per animali e divorati vivi nei momenti di carestia! 
Non fu proprio questo l'esito dell'adozione, ma diciamo che ha un po' gravato sulle finanze della famiglia. Ma solo leggermente.. Se evitiamo di contare il numero di scatolette di carne che riesce ad ingerire senza scoppiare durante l'arco di una sola giornata.
Ma non temete, non è grassa. E' solo diversamente magra.

Ora, purtroppo, è giunto il momento di fare le persone serie. E raccontare la verità su come questo blog è nato e sul suo probabile (e molto rapido) decesso.
L'idea di scrivere questo blog è nata, innanzitutto, per colpa di due birre e una Cortes al Mojito. (E forse è arrivato  il momento che io smetta di bere.. ma solo relativamente dai).  Gli scrittori erano tutti sbronzi e strafatti, no? No? Va bene, ci ho provato. Ad ogni modo, ho pensato di omaggiare la mia gatta perchè, da quando ha messo piede nel mio mondo, riesce a sopportarmi mentre dormo. Condividiamo lo stesso letto.. ed è la prima persona a non essere fuggita dalla mia stanza dopo una settimana senza doccia. Ci vuole coraggio! 
Per quanto riguarda il decesso di questo blog potrebbe benissimo avvenire per due meste e semplici ragioni:
Ragione 1. Kalisi muore e io non ho più motivo di scrivere.

E spero vivamente che questo non accada mai perchè: 
Ci siamo capiti, eh?!

Ragione 2. Mi stanco di scrivere (per vostra fortuna) e decido di continuare per la mia triste vita sopra libri e libri di psicologia.

Ah già. Quando vi dicono che gli psicologi sono pazzi: credeteci. 


Ma ormai è tardi e la birra è finita. (E' finita la birra? - E allora va e riempi!)  E quindi è meglio se io me ne vada per la gioia dei miei occhi, del mio cervello e della vostra salute mentale. (O forse no?)

Al prossimo episodio e..